Premio Internazionale Arte Milano 2017
Motivazione di ammissione
“La selezione del suo operato in occasione di questo prestigioso progetto attesta il valore della sua ricerca stilistica nel panorama artistico contemporaneo. La sua presenza è conferma che la creatività è una delle più importanti forme di trasmissione del sapere.”
Prof. Vittorio Sgarbi
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L’arte di Luca Maggi
I ritratti lunari di Luca Maggi sono lavori indubbiamente unici nel suo genere, caratterizzati da una lavorazione originale dei materiali utilizzati e un deciso e originale carattere artistico. La sua arte è ben delineata, fatta di armoniche composizioni che supportano un progetto immaginifico fuori dal comune. L’artista dimostra di avere acquisito approfondite conoscenze tecniche e le sue opere sono frutto di studiata meditazione, in cui nulla è lasciato al caso. Luca Maggi è un bravo artista dal raffinato gusto estetico e dallo stile composto e soprattutto unico e originale in tutto il panorama artistico contemporaneo. La struttura dei suoi ritratti lunari si caratterizza per coerenza ed l’equilibrio della composizione che infondono alle opere dell’artista un senso di armonia.Un’opera dal disegno certamente forte e ben strutturato che riesce a dare coscienza all’arte dandogli la facoltà di divenire specchio di un percorso interiore. L’arte ha infatti per Maggi finalità di ordine emozionale, i suoi ritratti lunari sono la traccia di un percorso che inizia dall’immagine per accedere al labirinto della nostra sfera interiore. Un lavoro sapiente ed esperto che esprime, attraverso un codice visivo inusuale, un proprio autentico significato.
Sandro Serradifalco
Critico d’arte e direttore Effetto Arte
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Domenico Scoglietti
presidente ISSUP – International School of Studies for Universal Peace –
Dai versi del poeta.
” che fai tu luna in ciel, dimmi che fai silenziosa Luna”, ….alle tradizioni di tutti i popoli.. (Giacomo Leopardi)
La luna emana un fascino particolare, collegata alle emozioni, alle sensazioni più profonde dell’essere umano. I sogni, la fantasia i sentimenti, l’ignoto…In astrologia si collega al lato femminile, ai liquidi corporei al flusso mestruale,..a livello planetario governa le maree, le acque terrestri..la linfa delle piante..il mondo degli istinti, l’oscura potenza dei sentimenti…Da ciò, dalla data e dall’ora di nascita astrologi dotti sin dall’antichità hanno delineato il carattere, gli amori, l’irrazionalità delle passioni e dei sentimenti. C’è un legame sottile che lega tutti noi e noi agli astri. La luna si vuole rappresenti dunque il femminile, ed anche il femminile nell’uomo, la creatività, il sogno, l’andare oltre l’apparenza della ragione. Nelle opere di Luca Maggi, oltre alla bella realizzazione artistica si può dunque leggere qualcosa che ci ricollega al nostro se più profondo. Complimenti all’artista.
Drmimì Scoglietti
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Piero Frattarelli
L’emozione e il rapimento difronte allo spettacolo naturale che di notte la luna ci offre trascende ognuno di noi, ogni nostra volontà.
Ho sentito dire, da umili contadini per lo più: “Le emozioni che mi assalgono dinanzi ad essa di notte vanno in me fino allo sfinimento e quando essa manca si estingue ogni calore vitale”
Spingiamo ora la finestra dello studio di cui Luca dispone, la – Luna- ci viene offerta nella sua gagliarda neutralità, essa è il nostro ritratto trascendentale della nostra esistenza. Egli concepisce totalmente il suo mestiere come un apostolato: stringe la – Luna- con prese da lottatore, la stritola contro il proprio petto e fa risuonare al suo interno grandi colpi, palpiti furibondi di note di chitarra distorta, così il suo sguardo lanciato attraversa lo spazio, varca tutti i compartimenti stagni di una visione banale, e questo è senza dubbio il fatto per cui i suoi ritratti sono sentiti da tanti di noi, anche se non ne avvertiamo chiaramente tutta la portata e proclama a quelli che restano sordi persino nella loro ammirazione, il ruolo primordiale dell’arte, quel ruolo al quale ognuno di noi ha il diritto di appartenere.
Ogni artista s’impadronirà a sua volta dell’universo, ne prenderà la maschera duttile, vi introdurrà il proprio colore; ce lo presenterà, in apparenza, più o meno intatto; in realtà svuotato della sua sostanza, alla quale il pittore ha sostituito la propria, nascono da qui i -ritratti lunari- come Luca suggerisce (non figurativi): la sua natura sente sul corpo nascere un’anima nuova, insinuarsi una personalità fino ad ora estranea che, dall’intimo, la modella, plasma un volto dove si leggeranno le espressioni di una coscienza non sua, mutamento e trasfigurazione, quale misteriosa alchimia la rende compiuta davanti ai nostri occhi, foggiando ogni volta un aspetto imprevedibile? Ed ecco la notturna –Luna- al centro delle sue onde luminose far del cielo un turbinio di stelle. Eppure, si tratta ancora di un disegno solamente, dello choc preparatorio delle due realtà presenti: l’esteriore che subisce e l’interiore che si scatena.
Nel quadro, nei ritratti lunari piuttosto, che Luca trae dalle date di nascita, ogni volta da questo spettacolo, il tocco pittorico diventa rotante allo stesso modo in cui nostra madre nel suo dolore creativo che la ghermisce dando luogo ad una nuova vita accentua la danza frenetica degli elementi: il vuoto del cielo diventa il centro di una girazione astrale sfrenata, del rimescolio dell’etere, per effetto del fuoco riflesso dall’astro sole, apre su di essa crateri di un’eruzione cosmica e il colore! Con tutti i suoi ottoni e pigmenti si associa alla sua primordiale armonia.
Piero Frattarelli